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La Centonervi …….. l’erba che libera

 pianta  molto apprezzata nel Medioevo dalla scuola medica salernitana, dato che era usata per eliminare ogni tipo di durezza, facilitando i movimenti sciolti era chiamata anche

“Centonervi”

Gli Indiani d’America la chiamarono

“Orma d’uomo bianco”,

dato che la vedevano comparire e inserirsi nei loro territori con l’avanzare dei Bianchi.

 

per santa Ildegarda …..

«La piantaggine può essere utilizzata come potente purgante per liberare dall’amore ossessivo.»

a quest’erba è stata dedicata, persino,  una preghiera travata in un antico manoscritto anglosassone risalente all’undicesimo secolo d.c. ve ne riporto il testo :

 E tu, Piantaggine,  

Madre delle piante, 

aperta verso l’oriente,

potente all’interno

sopra di te cigolavano i carri,

sopra di te cavalcavano le signore,

sopra di te cavalcavano le spose,

sopra di te sbuffavano i torelli.

A tutti resistevi,

a tutti ti opponevi.

Opponiti quindi anche

al veleno,

al contagio

e al male

che infesta il paese.

Questa poesia ad indicare la forza di quest’erba, la sua resistenza, ed il suo potere combattivo tanto da ripulire dal male.

La piantaggine libera  dalle dipendenze malsane,e, poiché la libertà ha inizio dalle vie respiratorie, la piantaggine agisce principalmente sul tratto respiratorio, infatti viene utilizzata in tutte le malattie degli organi respiratori, specie contro il catarro forte, tosse canina, asma bronchiale, è stata utilizzata anche per curare la tubercolosi polmonare.

 

Le foglie contengono acido silicico, mucillagine e tannini. Le ultime ricerche hanno riscontrato addirittura un principio attivo antibiotico.

Il potere terapeutico della piantaggine è molto apprezzato  in caso di problemi del tratto intestinale, come muco e diarrea.

Le foglie fresche triturate possono essere anche impiegate per uso esterno, come impacco, per lenire le infiammazioni alla pelle e agli occhi;

aiutano in caso di ustioni, gonfiori e lesioni.

Poiché questa pianta si trova praticamente ovunque, in caso di punture di insetti si ha uno straordinario effetto curativo a portata di mano nella «farmacia a cielo aperto».

Le foglie  si raccolgono prima della fioritura nel periodo che va da Giugno fino ad Agosto.

La piantaggine contiene  flavonoidi,  acidi,  tannini, mucillagini, pectine, vitamina A, vitamina C, vitamina K, carotene.

 Grazie a questi principi attivi la pianta ha proprietà

bechiche,

espettoranti,

antibatteriche,

antinfiammatorie

astringenti.

La piantaggine ha inoltre un effetto depurativo, diuretico ed antianemico

 

Nel 1800 il parroco svizzero scrive della Piantaggine testuali parole :

<<  La piantaggine e tutte le sue specie trova impiego in tutte le sue parti, radici, foglie, fiori e semi.  Come nessun altra erba depura il sangue, i polmoni e lo stomaco facendo quindi un gran bene a coloro che hanno poco o cattivo sangue, polmoni e reni deboli e l’aspetto pallido; che sono affetti da sfoghi e lichen e tossiscono lievemente, che hanno la voce rauca e rimangono magre come le capre anche se immerse nel burro. Giova ai bambini malaticci che malgrado il cibo buono ed abbondante rimangono sempre magri. >>

Johann Künzle 

Sano e ………  gustoso 

Tortino alle ortiche

Per 8 tortini :

4 uova –

foglie di piantaggine  200 gr

cime di ortica ortica 200 gr

asparagi 4 

bacche di ginepro 20 gr

ricotta 50 gr

 1 cipolla 

burro 50 gr 

parmigiano stagionato  360 mesi  50 gr 

sale 

olio evo 


Tagliate la cipolla a fettine. Fate fondere 30 g di burro a pezzetti in una casseruola, aggiungete quindi la cipolla e 2 cucchiai di acqua calda. Quando la cipolla sarà appassita unite le cime di ortica e  una parte delle bacche di ginepro pestate cucinate a fuoco lento per 5 minuti. 
Frullate il composto 

Lavate  la piantaggine, scottatele in acqua bollente salata per 5 minuti, scolate e tritatele finemente.
Sgusciate le uova in una ciotola, unite il formaggio grattugiato e ricotta sbattete gli ingredienti per 2 minuti con una  frusta a mano.  
Salate e unite la piantaggine tritate.

In una padella antiaderente versate 2 mestolini di composto di uova, piantaggine.

Cuocete a fuoco vivace per 3 minuti, staccate i bordi della frittatina con una paletta, rivoltatela e cuocete per altri 3 minuti.

Continuate così fino ad esaurire il composto.

Con l’ausilio di uno stampino di metallo a bordi lisci tagliate le frittatine in dischi di circa 8 cm di diametro.

In una pirofila sistemate 4 dischi di frittata.

Distribuite su ognuno due cucchiaini di crema di ricotta e ortiche, coprite con un altro disco di frittata e continuate così fino a esaurire gli ingredienti.

Distribuite sull’ultimo disco ginepro pestato e insaporito al burro, una spolverata di grana e un fiocco di burro.

Gratinate i tortini in forno preriscaldato a 200° per 10 minuti.

 

 

 

Ps

le notizie sono da intendersi solo a scopo informativo non sostituiscono ne annullano atto medico

 

 

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