Le prime testimonianze dell’utilizzo da parte dell’uomo sono databili a circa 10 mila anni fa.
Si tratta di quel che è da sempre chiamato
” Nettare degli Dei “
Il Miele
Al miele è stato da sempre attribuito un valore sacro e un’origine divina, come ne testimoniano i miti, per citarne qualcuno il mito
– di Dioniso allevato dal miele da una ninfa e di Aristeo, figlio di Apollo e della ninfa Cirene, che insegnò agli uomini l’arte dell’apicoltura.
– di Zeus nutrito dal latte della capra Amaltea e di miele dalle figlie di Melisseo,
Il miele era anche simbolo di rigenerazione dopo la morte, ed era usato nei culti funerari ad Atene fin dal V secolo avanti Cristo.
Aristotele…. Varrone….. Plinio…. tutti hanno decantato le virtù del miele
Gli usi del miele nell’ antichità era diversi, tant è che veniva utilizzato
come dolcificante, ed, era presente sia sulle tavole dei poveri che dei ricchi,
come condimento,
nel confezionamento di piatti di pesce e di legumi, di confetture di frutta e sciroppi, di focacce
anche come conservante, era utilizzato con frutti come mele, cotogne, e pere.
Dalla sua fermentazione veniva prodotto l’ idromele , molto popolare nel Medioevo.
Il Miele insieme al latte, costituiva un alimento dato ai bambini delle fasce sociali più alte, spesso anche per calmare i pianti;
oggi, dall’Università Neozalendese di Waikato, arriva la conferma anche scientifica che il
Il Miele è un ottimo ansiolitico
grazie alle sue eccezionali proprietà antiossidanti, è in grado di tenere l’ansia sotto controllo e anche di rallentare il processo di invecchiamento.
La scoperta arriva dopo dodici mesi di osservazione di tre gruppi di topolini, ognuno dei quali portato a seguire una dieta diversa, rispettivamente a base di miele, saccarosio e niente zucchero del tutto.
Gli studiosi hanno registrato il comportamento assunto dai diversi gruppi di roditori all’interno di un piccolo labirinto.
Lo studio ha così evidenziato che i topolini nutriti a miele trascorrevano nelle parti più esposte del labirinto quasi il doppio del tempo rispetto agli altri, manifestando un basso livello ansiogeno.
Non solo;
questi topi infatti si sono dimostrati in grado di ispezionare nuove zone dell’ambiente, mostrando di essere perfettamente in grado di ritornare sulle proprie tracce, grazie a un più sviluppato senso dell’orientamento.
Da qui hanno preso dunque spunto gli approfondimenti sulle virtù placa-ansia del miele, portando a risultati di tutto interesse.
Nicola Starkey, sostiene che
“le diete arricchite di miele possono essere benefiche nel ridurre l’ansia e nel migliorare le capacità mnemoniche, a rischio durante l’invecchiamento”.